Doveva essere cancellato con il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. Ma quel voto è stata la disfatta dei suoi promotori e il Cnel ha prosperato, redivivo, sulle macerie del renzismo. Il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro. Un organo consultivo infilato nella Costituzione del ’48 e che non è mai servito a una beneamata cippa. All’interno siedono sindacalisti e rappresentanti di varie categorie. La notizia? E’ che l’organo è vivo. Pulsante. E lotta insieme a noi. Dalla lettura della Gazzetta Ufficiale scoviamo la pubblicazione di 4 decreti firmati da Sergio Mattarella: al Cnel arrivano 48 nuovi rappresentanti delle categorie, 6 nuovi componenti e 8 esperti. Champagne.
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