Per il bene del Paese noi speriamo che il futuro governo faccia cose positive. Però…”.
Però?
“Le premesse non mi sembrano ottime. I contenuti del contratto di governo danno da pensare. Molto”.
Lucio Malan, vice presidente vicario dei senatori di Forza Italia, l’altro giorno era ad Aosta con Silvio Berlusconi per la chiusura della campagna elettorale.
Se nasce il governo gialloverde, il centrodestra è finito?
“Noi stiamo lavorando perché questo non avvenga. Berlusconi, proprio ad Aosta, ha sottolineato gli aspetti profondamente critici dell’accordo con il Movimento 5 Stelle, ma ha anche detto: speriamo che i nostri amici della Lega sappiano frenare gli aspetti più pericolosi del contratto di governo”.
Quel testo ha contenuti giustizialisti e manettari che non appartengono al centrodestra. Come fa la Lega a votare quella roba?
“Il contratto è peggio che manettaro. E’ infuso della volontà di sottomettere la democrazia. Ci sono due aspetti che considero più pericolosi e preoccupanti”.
Quali sono?
“Il capitolo sul conflitto di interessi. Così come è formulato solo i disoccupati percettori del reddito di cittadinanza potranno fare politica. Perché dice che nessuno potrà trarre un vantaggio economico dalle misure che contribuirà a determinare. Quindi basta avere un reddito o una proprietà e già si va in conflitto con l’incarico pubblico”.
Il secondo aspetto preoccupante?
“E’ la sottomissione della politica al potere giudiziario. Già in passato le toghe hanno fatto incursioni notevolissime e ricordo i casi dei processi a Berlusconi o la stagione di Mani Pulite. Adesso, secondo le tesi grillini, sarebbero i magistrati a decidere chi deve sedere in Parlamento e chi no. Per non parlare del cosiddetto “comitato di conciliazione”. Che io ho ribattezzato il “Gran consiglio dei grillino””.
C’è anche la firma del Carroccio sotto quel contatto.
“Noi crediamo che i nostri amici della Lega non abbiano pienamente valutato la portata di queste misure. Pensano di aver ottenuto vittorie su altri temi, che poi sono gli unici citati nella scheda che stanno sottoponendo ai gazebo. Sul resto si sono un po’ distratti”.
La Lega dice che il conflitto di interessi non sarà una misura punitiva verso un’unica persona (Berlusconi).
“C’è modo e modo di interpretare le cose. Ripeto: se uno volesse attenersi alla lettera di quel capitolo, le Camere si svuoterebbero. Se Salvini avesse un appartamento di proprietà, sarebbe anche lui fuori dalla politica. Poi una cosa è la versione letterale e altro è il buonsenso. Speriamo che gli amici della Lega si armino di quest’ultimo”.
Berlusconi si è candidato premier.
“Quando l’ha detto, e io c’ero, parlava anche in forma di battuta. “Se poi cercano un presidente del Consiglio – ha detto riferendosi a se stesso – qui c’è qualcuno che ha l’esperienza, le capacità e il prestigio internazionale per farlo”. Era ironico. Ma, oltretutto, aveva anche pienamente ragione”.
Salvini non l’ha presa bene.
“Matteo non ha mostrato un grande senso dell’umorismo. Forse dovrebbe rilassarsi un po’”.