Povero Eugenio Scalfari. Il fondatore di Repubblica è uno degli ex deputati più colpiti dal taglio dei vitalizi. Il giornalista percepisce l’assegno in virtù del suo incarico parlamentare con il Partito socialista. Una sola legislatura a Montecitorio, la Quinta, dal 1968 al 1972. Scalfari, che è stato direttore di Repubblica dalla sua nascita fino al 1996, riceve regolarmente l’assegno dalla Camera a partire dal 1984. La cifra è 3.108 euro. Era, a dire il vero. Perché con la riforma voluta dal Movimento 5 Stelle, il vitalizio scende drasticamente di valore. Con i ricalcoli fatti a Montecitorio la nuova somma è 1.043. Con un taglio del 66,4%, uno dei più dolorosi. Ma a Scalfari sarà applicata la clausola di salvaguardia, quella che entra in ballo quando il ricalcolo dà una cifra inferiore alla metà al vitalizio preesistente. Il suo assegno sarà di 1.470 euro.