Silvio Berlusconi fa la sua scommessa: “Guardando quello che sta succedendo, vi dico che nel giro di alcuni mesi questo governo finirà”. Conte è “un mediocre” e quello gialloverde, secondo il Cavaliere, in realtà è l’esecutivo più rosso della storia, “il più sbilanciato a sinistra”. I cinquestelle sono dei “sessantottini in ritardo: hanno la stessa arroganza e lo stesso disprezzo verso la borghesia”. Per applicare le “loro pericolose promesse”, i grillini finiranno per “sfasciare l’equilibrio dei conti pubblici” o per “imporre nuove tasse”. Nell’uno o nell’altro caso sarà “un disastro per l’economia”.
UNA BOLLA ELETTORALE
Il presidente di Forza Italia riunisce i parlamentari azzurri alla Camera. Silvio suona la carica. Annuncia l’avvio di un nuovo progetto politico. Dice che i populisti sono una “bolla elettorale”. Hanno preso tanti voti sì, ma è un consenso destinato a svanire ben presto. L’opposizione azzurra però sarà morbida. Per riorganizzare il proprio campo, Berlusconi necessita di un anno. Quindi calma. E bersaglio puntato soprattutto sul M5S. Il decreto dignità, secondo il Cav, è stato scritto da chi “non sa niente di lavoro”. L’ex premier fa un appello al leader della Lega: “Salvini ci aiuti a bloccare queste norme”. Poi i due si incontrano casualmente alla Camera. Prima parlano di Milan: “Questi che l’hanno presto ora mi danno molta fiducia”. Poi il Cav punge l’alleato: “I tuoi stanno tranquilli in Veneto?”, alludendo alle proteste degli imprenditori. “Sì, tranquilli”, taglia corto il ministro dell’Interno. E si salutano.
L’ALTRA ITALIA
Berlusconi continua a mettere nel mirino i Cinquestelle: “Sono peggio della politica che dicevano di voler cambiare”, sono un fenomeno passeggero. “Spero che la Lega se ne renda conto in tempo, ricostituendo quell’alleanza di centrodestra che è la maggioranza naturale degli italiani”. Quello, annuncia Silvio, sarà il momento per lanciare il nuovo progetto, “che a me piace chiamare L’Altra Italia”. Da settembre il leader azzurro organizzerà corsi per i neo deputati da mandare in tv. “Gasparri”, ha scherzato Silvio, “mi ha promesso che si sacrificherà lasciando un po’ di posto anche agli altri”. Arriveranno anche i nuovi coordinatori regionali. Ma saranno i vecchi ad avere l’ultima parola. Il Cav non intende abdicare o lasciare ad altri la guida del partito: “Sarò in campo perché lo considero un dovere morale verso il mio Paese”. Nel corso del suo intervento Silvio ha ringraziato i suoi collaboratori più stretti. Quando ha nominato Valentino Valentini, che lo ha “recentemente accompagnato in Turchia”, non vedendolo, ha fatto ridere i suoi: “Una volta che lo cerco, è al cesso…”.
PAUPERISMO
Forza Italia, assicura Berlusconi, è l’unica risposta “al pauperismo e al giustizialismo”. Un terzo degli italiani “non arriva alla fine del mese”, ma “non si risolve nulla con il reddito di cittadinanza, sarebbe un incentivo alle imprese per licenziare”. Al termine dell’assemblea, prima di ripartire per Milano, il Cav ha improvvisato una riunione nell’ufficio di Mara Carfagna, vicepresidente della Camera. C’erano il presidente dell’europarlamento Antonio Tajani, Mariastella Gelmini, Annamaria Bernini e molti deputati e deputate. A un certo punto ha fatto capolino anche il dem Emanuele Fiano, per salutare. Il Cav? Ha invitato tutti questa estate a Villa Certosa: “E’ un posto unico, che potrebbe anche ospitare iniziative politiche come quella di oggi”.