Niente, questa estate a Villa Certosa va di moda il vintage. Gli Anni Sessanta. Silvio Berlusconi, che di primavere ne quasi 82, e cinquant’anni fa furoreggiava sulle navi da crociera, ha nostalgia di quella stagione felice. Meglio i grandi classici della musica leggera italiana che il Reggaeton. “Hully Gully”, i “Watussi”, “Guarda come dondolo”, “A-a-abbronzatissima”. Esatto: l’ospite speciale della cena di Ferragosto, in villa dal Cavaliere, è stato proprio lui, Edoardo Vianello, autore delle più “gettonate” canzoni estive degli anni del boom. Ottant’anni appena suonati anche per lui. Ma in splendida forma, racconta chi c’era. Giacca bianca e camicia con fantasia cachemire. Un giovanotto.
Però la serata del 14, nella tenuta di Punta Lada, quest’anno è stata particolare. Niente fuochi d’artificio, niente eruzioni di finti vulcani. L’accompagnamento musicale è stato l’unico tocco mondano di una serata che, per il resto, è trascorsa in modo molto dimesso, come forma di rispetto per il disastro di Genova e le vittime rimaste sotto le macerie del ponte Morandi. Gli inviti sono stati molto selettivi. Il Cav ha voluto poche decine di amici e un po’ di parlamentari, tra questi c’era anche Vittorio Sgarbi.