Calenda al bagno (fonte Twitter)

Quando la politica parla alla “pancia” del paese. Il caso Calenda.

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I politici italiani mangiano male. Diete sbilanciate, pasti confusionari, consumo eccessivo di carboidrati, overdose di zuccheri. In campagna elettorale, poi, si sfondano. Ogni comizio o incontro pubblico finisce con la degustazione dei prodotti tipici. Ti mettono in mano una mozzarella di bufala, un supplì, una parmigiana. E tu che fai, rifiuti? Mica si può offendere l’elettore. Allora giù dritto nell’esofago. Nella speranza di trasformare le calorie in voti.

Matteo Salvini (Instagram)

Di buono c’è che è inverno. E che la trippa può essere ben mimetizzata dentro giacche doppiopetto o maglioni oversize. Questi benefici stagionali sono ignoti a Carlo Calenda. Che si è auto-denunciato all’associazione nazionale medici dietologi su Twitter, pubblicando un scatto che lo ritrae a torso nudo, tutto bagnato, in montagna, su un trampolino. Sullo sfondo c’è: uno chalet, un cigno e un laghetto dove l’ex ministro dichiara di essersi appena tuffato.

Sfida (di sumo) ai sovranisti

Un eroe. O un matto. O un narciso un po’ inchiattito, secondo il giudizio prevalente dei social. Lui dice che è una provocazione. Non al buon gusto, ma ai “sovranisti”. Probabilmente una sfida di sumo. Dopo la lista unica dei sovranisti, Calenda lancia anche il blocco unico. Intestinale: “Chi l’ha detto che solo i sovranisti (quelli originali, i nostri al massimo mangiano nutella) fanno il bagno nell’acqua ghiacciata?! #orgoglioprogressista”, scrive su Twitter a corredo della foto di cotanta nudità. Il riferimento, probabilmente, è a Vladimir Putin, che andava a pesca sui laghi del Caucaso a petto nudo, sfoggiando, lo zar, una terza coppa c. La seconda citazione, invece, parla di Matteo Salvini. E’ vero, il Capitano ha una dieta disordinata e una passione smodata per i dessert, ma almeno copre la ciccia incipiente sotto le giacche delle forze dell’ordine.  

Che sirenetto

Calenda, invece, esibisce ciò che andrebbe messo al riparo dagli sguardi. Almeno in fascia protetta. Così, in tempo zero, il suo scatto da “sirenetto” semi ibernato diventa un meme. Lo sfottono tutti. E lui risponde ai critici, uno per uno, orgoglioso della sua tartaruga adagiata di guscio.

“Va bene”, scrive un follower, “ma sappi che sul piano della comunicazione trash loro sono molto più preparati di te!”. Pronta la replica: “Oh ma quale trash. Laghetto di montagna, cigno e fisico scultoreo. Il Made in Italy al suo meglio”. Ci crede proprio. “No Carlo, per favore non si “salvinizzi” anche Lei…”, insiste un altro. E l’ex ministro dello Sviluppo economico: “Ma come! Io rischio la broncopolmonite per sfidare il capo mondiale dei sovranisti (altro che Salvini) e non apprezzi! Ingrato”.

Chiamati in causa replicano anche i diretti interessati. Al post dell’esponente della nuova sinistra, replica Luca Morisi, guru social di Matteo Salvini: “Giovani salvinisti crescono!”, sfotte. “Ti/gli piacerebbe”, risponde a stretto giro di posta Calenda, “oltre a travestimenti e nutella il ragazzo non va. Il confronto è tra democratici e autocrati seri. Non con le controfigure alla amatriciana. Ci devi lavorare ancora, Luca”. Alla fine arriva anche il commento, sempre via Twitter, del ministro dell’Interno: “Ma quanto rosicano??? E poi si chiedono perché gli italiani ci danno fiducia… Le parole le lascio ai chiacchieroni di sinistra, io preferisco i fatti. Bacioni”. Ma non Perugina.

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