Mara Carfagna
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Parlamentari, professori e co. Chi sta con Mara Carfagna

“Voce Libera” non sarà un partito, non sarà una corrente e non nasceranno gruppi parlamentari autonomi. Presentando la sua associazione, Mara Carfagna spiega bene di cosa si tratta. Un think tank. Un pensatoio. L’obiettivo, assicura la vice presidente della Camera, è “unire, non dividere”. E dare voce, appunto, all’area moderata che non vuole un centrodestra egemonizzato dai sovranisti. 

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“Voce Libera” non sarà un partito, non sarà una corrente e non nasceranno gruppi parlamentari autonomi. Presentando la sua associazione, Mara Carfagna spiega bene di cosa si tratta. Un think tank. Un pensatoio. L’obiettivo, assicura la vice presidente della Camera, è “unire, non dividere”. E dare voce, appunto, all’area moderata che non vuole un centrodestra egemonizzato dai sovranisti. 

“Sara’ un’avventura bellissima, grazie a chi mi ha spinta e incoraggiata e a chi si è messo a disposizione”, dice Mara, spiegando che la sua ambizione è quella di dare spazio “a quell’Italia stanca dall’eterno teatrino politico, di chi pensa che il Paese sia sempre in campagna elettorale e di chi pensa a fare l’influencer invece di far politica. Quello lasciamo che sia la Ferragni a farlo, che certo non pretende di governare il Paese”. 

Piazza di Pietra. Nel salone della Camera di Commercio si passano in rassegna i presenti per fare un calcolo veloce di quanta parte di Forza Italia stia con Mara. Seduti in platea ci sono i parlamentari Paolo Russo, Andrea Cangini, Marcello Fiori, Renata Polverini, Barbara Masini, Laura Stabile, Marzia Ferraioli, Gigi Casciello, Massimo Mallegni, Franco Dal Mas, Dario Bond, Enzo Fasano, Raffaele Baratto, Osvaldo Napoli, Daniela Ruffino, Maurizio Carrara. In totale sono una trentina gli azzurri, tra deputati e senatori, che hanno dato la propria adesione a Voce Libera. 

In sala, inoltre, erano presenti anche Gaetano Quagliariello, l’ex senatore Domenico Scilipoti (semplice curiosità, la sua) e il leader di Energie per l’Italia Stefano Parisi

Sono stati ufficializzati anche i primi nomi del comitato scientifico. Ci sono l’economista Carlo Cottarelli, l’avvocato Alfonso Celotto, i professori Alberto Brambilla, Fabio Roversi Monaco,  Filippo Sgubbi, Riccardo Puglisi, Emanuele Massagli, Alberto Mingardi, Francesco Perfetti e l’architetto Enzo Pinci. Aderisce anche Giuliano Urbani, dopo che un altro fondatore di Forza Italia, Antonio Martino, aveva declinato l’invito a essere presidente onorario dell’associazione. 

Cottarelli mette in chiaro che la sua non è una scelta di campo: “Io faccio parte di diversi comitati scientifici, ma non c’e’ nessuna intenzione di scendere in politica, io continuo a fare quello che faccio”, assicura mister Spending review. Che torna a dare la sua ricetta per rimettere a posto i conti pubblici: “In Italia possiamo anche crescere dell’uno, uno virgola cinque per cento. Con le entrate, se si fanno le cose giuste, si risolve anche il problema del debito pubblico”. Anche Parisi sposa con entusiasmo il progetto: “Mara Carfagna mi ha invitato ad aderire a Voce Libera, l’associazione da lei promossa per ricostruire una casa finalmente non subalterna al pensiero dominante e al populismo di destra e sinistra”. Questa associazione, spiega Parisi, “è il primo segnale concreto e coraggioso che proviene dalle fila del centrodestra per radunare i tanti mondi che, pur venendo da esperienze politiche diverse, sentono l’urgente necessità di indicare una prospettiva di benessere, sicurezza e coesione sociale al nostro Paese. Energie per l’Italia da tre anni lavora nella stessa direzione. Superiamo le divisioni e le incomprensioni, lavoriamo per unirci e ridare alla maggioranza degli italiani una casa sicura, stabile e seria”, conclude.

Silvio Berlusconi dice che l’associazione è inutile? “Mi fu detto che stavo facendo una cosa inutile anche quando presentai la legge sullo stalking, una delle cose di cui vado più fiera. Lo prendo come un augurio dunque…”, risponde Carfagna. Che comunque assicura: “Non mi farete mai litigare con Berlusconi. Sono certa che lo convinceremo con i fatti”. Il Cavaliere “ha sempre avuto la capacità di dare spazio ad una pluralità di voci. In Forza Italia sono nate tante associazioni e anche la nostra ha come obiettivo quello di mettere benzina nel motore del nostro partito e del centrodestra”. Maria risponde anche a chi, nel partito, la invita a scegliere: o dentro o fuori. “Gli ultimatum… in questo periodo veramente c’è più gente fuori dal partito che dentro…”. Ma l’idea di dar vita a una scissione non è nel futuro dell’associazione, gli obiettivi sono chiari: “Dare voce alle vittime di una giustizia ingiusta, voce agli imprenditori che non devono essere usati come bancomat. Vogliamo scommettere sulle donne e dare voce al Sud dicendo che si risolvono i problemi con l’assistenzialismo ma con una no tax area per le imprese. Insomma c’è bisogno di una politica che faccia ciò che serve al Paese e che non pensi solo ai sondaggi”.

 

 

 

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