Ho pubblicato un instant book raccogliendo un po’ tutte le boiate raccontate in questi giorni dalle persone che hanno violato le regole di contenimento. Destinerò tutto il ricavato all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Ho fatto questa cosa pensando di trasformare un male (gli stronzi che se ne vanno in giro fregandosene) in un bene: la solidarietà alla sanità lombarda, che ne ha tanto bisogno.
Il libro si chiama: “Scendo a pisciare il cane di peluche” – E altri 99 espedienti per evadere di casa ai tempi del Coronavirus”.
Ecco la scheda del libro, che è in vendita su Amazon.
C’è chi dice: “Vado a trovare mia moglie al cimitero”. Ma la sua signora è viva e a casa. Chi proclama: “Sono diventato papà!”. E non è vero. Chi prova a trascinare il cane, esausto e con la prostatite, per l’ennesimo giro. Chi porta a passeggio il gatto, il cavallo, la capra, il peluche. C’è chi bracia salsicce. Chi brinda a champagne in piazza. Chi esce per noia, chi non sopporta la moglie, chi fa finta di correre. C’è chi, in astinenza, approccia la cassiera del supermercato. Chi cerca fumo, bamba, prostitute. Chi si apparta in macchina con l’amante. C’è chi va a caccia di Pokemon, wifi, asparagi selvatici. Chi si proclama “cittadino del mondo” e chi “non me ne frega un cazzo dei divieti”. C’è chi scrive sull’autocertificazione: “Mi devo drogare”, “Ho bisogno di aria”, “Taglio i capelli”,“Prendo un caffè con gli amici”. Bugie, furbizie, sotterfugi, espedienti. Questo instant book raccoglie le peggiori balle raccontate alle forze dell’ordine per evadere da casa ai tempi del Coronavirus. C’è da piangere. C’è da ridere. Tutte le royalties andranno all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
In versione fumetto
“Scendo a pisciare il cane di peluche” è stato aggiornato, rielaborato e ripubblicato a dicembre 2020 in formato più grande e con tavole da colorare, con i disegni illustrati da Luigi Gallo Artist. In questo formato è ancora disponibile su Amazon.